ROMA – La tregua è finita. Matteo Salvini rispetta l’impegno che aveva preso con Mario Draghi giovedì scorso, quando era andato a trovarlo a Palazzo Chigi: nessuna polemica sulla strategia italiana in Ucraina fino alla visita del premier alla Casa Bianca. Ma con il primo ministro ancora in volo per Washington, il leader della Lega torna a schierarsi contro l’invio delle armi a Kiev. In modo più forte e più netto di prima: “Se verranno richieste più armi io dovrei riunire la Lega per decidere. Personalmente sono contrario, ma non sono il re Sole e quindi devo riunire il partito e chiederlo a loro”. Una presa di posizione che racchiude due mosse.
Salvini lancia un avvertimento a Draghi...
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