Eppure ad Atreju c’è sempre stato posto per tutti: Platinette ed Enrico Letta, la gara di poker con Pupo e il presepe vivente dagli Abruzzi, il cooking show del divo chef e il cane lupo cecoslovacco, accreditata mascotte della kermesse reperibile nell’albo d’oro digitale dei Fratelli d’Italia con il mitologico nome di Thor, divinità germanica fornita di terrificante martellone.
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Continua a leggere - Da Berlusconi a Veltroni, quell’attrazione fatale per la sagra del sovranismo
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