ROMA – Peggio di così non poteva partire la commissione parlamentare Antimafia, già segnata dall’indifferenza scritta negli otto mesi di ritardo dall’inizio della legislatura. Oggi la prima riunione, tra impresentabili e divisioni nella stessa maggioranza. Deciso altolà dal M5S, “se il nome è quello non partecipiamo al voto”. Mentre il Pd lancia l’ennesimo appello. Con un “ripensateci”. Ma i meloniani, anche a costo di dividere il partito, hanno deciso che la presidenza debba andare alla deputata Chiara Colosimo, sponsorizzata direttamente dalla premier, nonostante sue antiche frequentazioni con esponenti condannati dell’estrema destra, in primis Luigi Ciavardini dei Nar.
Continua a leggere - Antimafia, è il giorno di Colosimo. I 5S: "Se il nome è quello non votiamo". E anche FdI si divide